Bike Verbot am Gardasee

Arco sperrt 2/3 seiner Wege für Biker. Der bekannte Ort am Gardasee hat vor einen Grossteil des gemeindeeigenen Streckennetzes für die Benutzung mit dem Mountainbike zu sperren. Grund sie einerseits der schlechte Zustand der Wege (Erosion) und allg


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vielen dank thomas für die news.
In der BIKE 12/03 findet ihr ein interview mit dem politiker, der sich für die verbote entschieden hat. Der leitartikel wird auch das thema betreffen.... und ziemlich scharf sein.

Wer italienisch kann sollte diese diskussion auf dem ital. forum nicht verpassen: http://www.bike-board.net/community/forum/viewtopic.php?t=10596
Die SAT (Alpenverein aus Trient) verteidigt die entscheidung......
 
ist doch nix neues fast jedes jahr wird am lago rumgemosert wie die mtb ler alles kaput machen, usw. und wenn die leute wieder vor ort am biken sind mosert keiner mehr oder es wird über die verbote hinweggesehen. abgesehen davon ist arco nicht der ganze lago also wenn die kein tourismus mehr wollen dann fahr ich eben wo anders. was interessierts mich es gibt so viele bikereviere auf diesem verdammten planeten !!:D das die sich früher oder später selbst in den allerwertesten beißen, das dort nix investiert worden ist ! :bier:
 
alles auf deutsch zu übersetzen ist mir ein bissl zu viel.
Aber das solltet ihr auch lesen, von Roberto Prandi auf dem ital. forum geschrieben (hat mitm Moser die ersten guides gemacht und mitorganisiert das Bike Festival):

Sono un “vecchio” biker di Arco al quale stanno troppo a cuore le sorti del nostro territorio. Ho già fatto pubblicare sui giornali locali note di protesta, già riprese dal Vs. forum, e in merito ad esse e alla lunga nota del presidente della SAT della provincia di Trento ho alcune contestazioni da fare.
Ad una delle riunioni dei citati “gruppi di lavoro” ho partecipato anch’io nel 99 come organizzatore del Bike Festival e Vi posso garantire che in tale sede si sono espressi solamente dei principi di massima e sicuramente sono emerse le notevoli divergenze sul modo di interpretare l’uso dei sentieri di montagna.
Prima di scrivere sul giornale mi sono preoccupato di documentami sull’effettivo coinvolgimento “democratico” delle realtà Bike del comune di Arco: purtroppo nessuno degli amici da me interpellati, Maurizio Giuliani del negozio Cicli Giuliani, Ugo Perini di Ugo-Bike e Malfer Paolo organizzatore della gara Arco Bike-Nature è mai stato interpellato per la chiusura del sentiero del Policromuro. Pertanto la decisione di quella chiusura è stata arbitraria e con dichiarati scopi politici. Il sentiero in questione è oltretutto un sentiero di scarso valore escursionistico sia perché è alle porte di Arco e perché e una vecchia cava di materiale da costruzione da sempre divenuta la Mecca dei Bikers e dei Free Climbers.
Sempre in merito al sentiero in questione faccio presente agli amministratori locali che a 50 m da esso sale una strada che, fino a 5-6 anni fa, era ancora bianca e vietata al traffico motorizzato; guarda caso la strada che collega le quattro case di Troiana in breve tempo e con tre interventi distinti è stata prima aperta al traffico e poi anche asfaltata portando macchine, moto e quant’altro fino a 600 m di quota in uno degli ambienti più incontaminati.
Se poi vogliamo entrare in merito all’articolo che vieta l’uso di “qualsiasi mezzo meccanico”, mi chiedo perché invece di usare termini assai vaghi non si parla esplicitamente di Biciclette? Penso che quell’articolo sia stato riportato da leggi precedenti dove effettivamente non si pensava assolutamente alla MTB come mezzo meccanico; penso comunque che queste leggi siano ormai da rivedere anche in funzione dell’evoluzione del fenomeno esautorando la SAT da tutti questi diritti.
In merito invece ai 9 percorsi che l’amministrazione comunale dice di aver individuato sul territorio, in realtà sono stati studiati da noi organizzatori del Bike Festival che in collaborazione con Servizio Ripristino Ambiente della provincia di Trento abbiamo segnalato con apposita segnaletica. Solo 3 anno dopo l’APT ha realizzato un opuscolo con la descrizione dei percorsi.
Passiamo ora la servizio forestale: nella Zona di S. Giovanni al monte sul sentiero 408 che collega la Malga Val Bona a S. Giovanni due anni fa sono stati distrutti 2 Km fra i sentieri più belli sia per l’escursione a piedi che per la MTB trasformandoli in strada forestale; quanti bike dovrebbero passare prima di erodere a tal punto un sentiero?
Altrettanto e stato fatto lo scorso anno in prossimità del sentiero 407 tra doss del Clef e Bocca di Tovo dove una nuova forestale ha squarciato il fianco di un incantevole bosco di lecci ecc. forse anche con presenza dei tanto preziosi “galli cedroni”.
Sono sedici anni che percorro in MTB in largo e in lungo la mia valle e non ho mai, ripeto ma,i avuto discussioni con alcun escursionista e nemmeno mi sono noti casi di intolleranza.
Con ciò non voglio assolutamente mettere in questione l’importanza e la necessità di mettere in sicurezza i pendii boschivi con taglia fuoco ma trattare i Biker come degli aratori di bosco e come un pericolo per l’incolumità altrui lo trovo un’aberrante distorsione della verità.
Se poi vogliamo considerare obbiettivamente quanti tratti di sentieri sono erosi dal passaggio dei Bikers sono disposto a farne un censimento per dimostrare che essi non incidono più del 1-2% dei 200 Km di sentieri Sat di Arco.
Nella lettera esplicativa del Presidente della Sat di Trento si cita il Monte Stivo; penso che non sia meta ambita da nessun tipo di Biker tanto meno dagli amanti della Down Hill in quanto è raggiungile solo con bici in spalla per oltre 1 o 2 ore. E evidente che anche sullo Stivo si presenteranno Bikers con bici in spalla, , ma la loro comparsa in quel luogo è sicuramente così rara da non valere la discussione; ci sono andato anch’io una volta in MTB 15 anni fa ma con estrema delusione.
Personalmente reputo che mai il mio passaggio abbia rovinato o alterato l’equilibrio della natura o creato disagio ad altri e pertanto ritengo che qualsiasi chiusura sia una violenza gratuita della mia libertà; ho gli stessi diritti di raggiungere una vetta con bici in spalla , se o reputo piacevole, come l’alpinista di raggiungerla con corde e chiodi.

Passo ora brevemente alla fase propositiva: concordo con la necessità di costituire un Società allargata della MTB che si accolli l’onere, in collaborazione con Sat e corpo forestale, della manutenzione e segnaletica di qualsiasi percorso promovendo regole di comportamento. Propongo la costituzione di un organismo provinciale o nazionale che ci rappresenti e ci tuteli.

Ringrazio tutti per l’attenzione e calorosamente Vi saluto
 
Am Brione ist das Biken auch verboten.Und wen Interesierts?
Trotzdem ist es ne riesensauerei das mal wieder nur die Biker an allem Schuld sind.Das sie ne Menge Kohle an uns verdienen ist anscheinend nur Nebensache.Wird denen wahrscheinlich erst bewußt wenn keiner mehr kommt.
Sollen sich mal ein Beispiel an den Östreichern nehmen.Die richten ihren Sommertourismus immer mehr auf MTBler aus.
Machen wir halt Urlaub in Austria.

Ciao Rene:daumen:
 
der punkt ist, wir dürfen diese entscheidungen nicht einfach so nehmen, als sie uns nicht interessieren würden. Wir müssen was dagegen tun, weil die alpen voll von solchen idioten sind, die denken die natur geht kaputt wegen den bikers. Diese sind diesselben, die dann riesige skigebiete bauen lassen und jagen gehen.
 
Original geschrieben von marco
der punkt ist, wir dürfen diese entscheidungen nicht einfach so nehmen, als sie uns nicht interessieren würden. Wir müssen was dagegen tun, weil die alpen voll von solchen idioten sind, die denken die natur geht kaputt wegen den bikers. [...]

Du bringst es auf den Punkt Marco. Volle Zustimmung!

Das Problem dabei ist nur, dass hier Sachargumente nicht zählen sondern nur der Einfluß von Interessenverbänden. Und diesbezüglich schaut es grottenschlecht aus bei uns Bikern.

Armin
 
Hallo Biker

..Arco und das ganze SarceTal möchte seinen Tourismus in eine etwas andere Richtung lenken - die zahlungskräftige Kundschaft aus Mailand - Triest - Innsbruck - München usw.... daher werden alle Wege geteert - die Preise sind ja schon teilweise gestiegen. Ich bin letzten Herbst an den Ledrosee ausgewichen - deutlich günstige und die Trails sind fast besser als im SarceTal...

daher kommt das sperren der Wege - einen kleinen Teil haben aber auch die Trailfahrer (Motorrad) schuld die haben fast alle wege kaputtgefahren

gr p
 
Ich bin selbst bisher regelmässiger Gardaseebesucher.
Natürlich immer mit Bike. :lol:

Ich glaube, das sich ein solches Verbot nicht wirklich halten lässt.
Wieviel % macht die Bike Kundschaft aus??? Ich schätze 40 - 50%. Diese Einbussen werden sich die lokalen Spots nicht wirklich gefallen lassen.

Was ist eigentlich mit der alten Ponalestrasse???
 
Das was Marco sagt ist völlig richtig. Das heist mehr Druck ausüben, auch auf die lockalen Händler. Also mächtig mosern
wenn ihr am Garda seit.
Das was wof meint mit der zahlungskräftigen Kundschaft??????
Ich weis ja net. da müßen se erst die ganzen Hungerhaken
(Kletterer) entfernen. Mußte letztes Jahr mal nach Arco (Campingzoo) ausweichen. Wahr sehr lehrreich betreff abzocke.
Viel Kohle für fast nix. Falsch viel SIFF!!!!!!!
Also mein Tipp : Ausweichen zum Lago di Ledro
und zwar Camping al Sole in Molina di Ledro.
Billiger, sehr sauber, viel Ruhe, wahnsinnig nett und nur 10min
von Riva. www.campingalsole.it
Am Letro gibt es keine sperrungen für biker. Ganz im gegenteil
die haben eine eigene bikekarte und zwar UMSONST.:bier:
 
habe leider keine zeit diesen brief zu übersetzen.
In kürzen: der brief war gestern in meinen briefkasten. Der president vom TVB Garda Trentino hat mir geschrieben. Er sagt, sie sind nicht zuständig für die wege der bikers und finden es richtig, dass die provinz trento manche pfade sperrt.

Garda Trentino ist die organisation, die das Bike Festival und die letzte etappe der transalp challenge mitsponsort!!!

Hier der brief:

Lo scrivente ente si occupa esclusivamente della promozione turistica del Garda trentino e, per quanto riguarda il prodotto mtb, edita e fornisce gratuitamente agli utenti mappe del territorio e percorsi utilizzabili. Non compete allo scrivente Ente alcun altro compito attinente l'argomento.

Per quanto riguarda la regolamentazione, compresa l'adozione di eventuali divieti, dell'uso del territorio da parte dei bikers, si evidenzia come tale prerogativa sia esclusiva competenza degli enti amministrativi Comune e Provincia Autonoma di Trento.

Gli stessi hanno da tempo adotato una intelligente regolamentazione, da noi condivisa, a tutela del patrimonio ambientale, che eviti danni al delicato equilibrio naturalistico di questa parte del Trentino, permettendo e consigliando al compenso percorsi compatibili ed aperti alla libera fruizione degli appassionati della MTB.

Con viva cordialità

Il presidente
Enio Meneghelli
 
Wo liegt das Problem?

Wir leben im 21. Jahrhundert und sind alle einigermaßen intelligent.

Ich habe schon vor einigen Jahren die Erfahrung gemacht,
daß andere Töchter auch schöne Mutter haben. :D

Meine Tipps:
Esterel, Cote D´Azur
Europasportregion, Zell am See
Türkei, Side/Manavgat
Komme gerade aus letztgenannter Gegend zurück.
Ist ein traumhaftes Bike-Revier, das sogar eine ähnliche Charakteristik wie der Gardasee hat.
Nur daß man dort erwünscht ist und sich Herr Tolun, der Inhaber von
Biketeam-Turkei
richtig engagiert.

Mehr in ca. 8 Tagen auf meiner Homepage.
 
Hört sich zwar krank an...

Aber ich fahre trotzdem... wie hoch ist denn die Chance,dass mich einer erwischt?

Letztes Jahr noch derbe Karten mit den Bikepfaden austeilen, und heute sperren?

Da war bestimmt wieder ein Korrupter Sack in der Verwaltung oder so am Start....:mad: :mad:

Reno
 
hab mal die jungs vom bikefestival angeschrieben, da ich vermute, daß die im moment was tun wollen. schliesslich isses doof ein bike-treffen zu machen wenn man mit dem bike nicht hinkommt :)
leider hab ich keine abtwort bekommen - aber warscheinlich hab die grad mächtig stress.
für mich is klar - das fest ist gestorben. ich mach meinen urlaub wo ich auch fahren darf.
 
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